Una guerra inutile

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di MIKOS TARSIS <>
Questa guerra tra ebraismo sionista e islamismo palestinese ha un che di paradossale.
Infatti, anche prescindendo dalle motivazioni politiche (anticolonialismo, antiterrorismo) o economiche (povertà da apartheid, idrocarburi mediterranei) che la motivano, resta pur sempre una guerra tra due confessioni nettamente superate dal cristianesimo. Il quale, nella sua versione borghese-protestantica (puritana o calvinistica), domina nettamente nell’occidente capitalistico: una versione che dal secondo dopoguerra ad oggi si è fortemente laicizzata.
Naturalmente il fatto che si sia laicizzato non significa che tale calvinismo si sia anche maggiormente umanizzato o democraticizzato. Anzi, al contrario, è aumentata la disumanizzazione e l’arroganza di una pretesa egemonia mondiale. E non tanto per colpa della laicizzazione, quanto perché tale laicizzazione è rimasta nell’ambito borghese, che è sommamente individualistico, e quindi falso e ipocrita, abituato a vivere sfruttando le risorse altrui.
Il laicismo borghese dell’occidente collettivo predica valori umanistici in maniera puramente astratta, teorica, mentre sul piano pratico si comporta in maniera razzistica, colonialistica e genocidaria.
Il problema è che di fronte a queste incongruenze tra teoria e prassi, l’ebraismo sionista si sente giustificato a comportarsi senza alcun principio morale. Come se dicesse: “Se ci volete come voi, noi prenderemo di voi il peggio, e voi sarete costretti a tacere”.
L’islam invece, non avendo più bisogno d’essere aggressivo per farsi strada nel mondo (salvo le eccezioni estremistiche sostenute dallo stesso occidente per motivi strategici), guardando l’ipocrisia degli occidentali, si convince ancora di più a restare uguale a se stesso, cioè a non ritenere necessaria una propria laicizzazione. Come se dicesse: “Perché dovremmo accettare la vostra democrazia borghese, i vostri valori laici, quando sul piano pratico vi comportate peggio di noi?”.
Insomma l’intera umanità è posta di fronte a una questione di retroguardia, che non la fa sviluppare minimamente né verso un autentico umanesimo laico né verso un socialismo davvero democratico. Comunque finisca questa guerra israelo-palestinese, non si saranno poste neanche le premesse per un vero sviluppo del genere umano.


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