Che cos’è l’epistemicidio?

image_printstampa articolo

di MIKOS TARSIS <>
Tra gli analisti filo-palestinesi ho trovato una parola strana, mai vista prima: “epistemicidio”. E naturalmente la relativa spiegazione: distruzione programmata della base di conoscenze e di saggezza di un determinato gruppo etnico.
Una cosa orribile, che rientra ovviamente nel concetto di genocidio. Se si elimina una popolazione è facile che lo si voglia fare anche della sua cultura.
In questo atteggiamento gli europei razzisti e colonialisti sono maestri insuperati: potremmo dire sin dal tempo degli antichi romani. Fare degli esempi sarebbe banale: basta guardare cosa abbiamo fatto in Africa o in America Latina.
Forse si potrebbe dire che i nostri genocidi sono diventati tanto più devastanti quanto più si sono perfezionati i mezzi di distruzione di massa. Ma lasciamo agli storici l’onere di fare paragoni relativi a questi ultimi 2000 anni.
Di sicuro quando una popolazione reagisce alla nostra violenza, la sterminiamo. Se invece si sottomette, la derubiamo di tutto, anche della sua cultura, se ci può servire.
Contemporaneamente al furto della proprietà altrui, materiale e intellettuale, siamo maestri nell’usare i mass media, con cui giustifichiamo, in nome del progresso, la loro assimilazione alla nostra visione del mondo e al nostro stile di vita.
Detto questo, chiediamoci: gli israeliani si comportano in maniera molto diversa nei confronti dei palestinesi, rispetto a come le popolazioni di origine europea si sono comportate nei confronti di altre popolazioni incontrate nel periodo del colonialismo?
Se la risposta può apparire scontata, poniamoci quest’altra domanda: perché oggi i sionisti si sentono liberi di comportarsi come razzisti e colonialisti nei confronti dei palestinesi? Cioè perché sono convinti di non poter essere giudicati dall’occidente?
Evidentemente perché sanno che le popolazioni di origine europea, nonostante la loro cultura appaia caratterizzata da valori umani, continuano a comportarsi come razzisti e colonialisti. Di diverso ci sono soltanto i mezzi e i modi. Siamo diventati più subdoli e ricorriamo all’uso della forza bruta solo in caso di necessità.
I sionisti sono persone intelligenti, dotate di una certa cultura: queste cose le sanno molto bene. Non hanno bisogno di utilizzare i mass media per convincere che loro sono una razza superiore, che ha ogni diritto di occupare l’intera Palestina per far diventare Israele una grande nazione. Nel loro bagaglio propagandistico è sufficiente un argomento: gli ebrei hanno avuto 6 milioni di morti durante l’ultima guerra mondiale e in Europa sono sempre stati perseguitati. Chi impedisce loro di comportarsi come gli europei è un antisemita. E il discorso è chiuso.
I palestinesi che non accettano la superiorità tecnico-scientifica degli israeliani sono destinati a soccombere e quindi a lasciarsi integrare completamente come cittadini di seconda categoria, oppure se ne devono andare.
Gli europei prenderanno atto di questi comportamenti suprematisti, evitando di giudicarli, proprio perché sanno che, al posto dei sionisti, avrebbero fatto la stessa cosa. Lo dimostra il fatto stesso che in questi giorni, per risolvere il conflitto, abbiamo deciso d’imporre alla Striscia di Gaza l’Autorità palestinese di Abu Mazen. Ancora una volta non ci interessa il parere dei cittadini di Gaza.


Categories:

,

Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *